Quattro proposte al Parlamento per la ‘Terra dei fuochi’

di Giuseppe Ossorio

Il Parlamento e le Regioni, a nostro avviso, iperlegiferano senza efficacia in materia ambientale. Una selva legislativa dove non si contano le sovrapposizioni di responsabilità e i conseguenti conflitti di competenza. Questo mostro legislativo ha generato in Italia un ingente sperpero di risorse finanziarie, utilizzate quasi sempre con l’affanno dell’emergenza e l'ingerenza, a volte, del malaffare.

Il risultato di tutto questo è sotto gli occhi di tutti. Vasti territori fra Caserta e Napoli sono maledettamente inquinati e richiedono un ingente intervento finanziario.

Le prospettate bonifiche della terra dei fuochi non danno certezze sui tempi di attuazione e sui metodi. I progetti, quasi sempre, sono indeterminati. Senza contare che un evidente pericolo si annida in questa futura opera di bonifica: l'infiltrazione criminale visto il business potenziale all'orizzonte. Siamo certi che il Ministro Andrea Orlando saprà tener conto di queste preoccupazioni legittime.

Ecco perché avanziamo 4 proposte al Parlamento: 1) consideri l’efficacia realisticamente possibile di inibire alle coltivazioni i territori rilevati inquinati; 2) ipotizzi la confisca di quei territori inquinati i cui proprietari hanno lucrato sullo sversamento ed ora pretenderebbero di bonificarli a spese della comunità; 3) nel contempo, a difesa delle attività produttive agroalimentari, si promuova, si incentivi e si sviluppi un modello applicativo di "controllo e certificazione" della qualità della filiera produttiva; 4) i Comuni diventino "sentinelle del territorio".